VENEZIA-VIENNA, PRIGIONIERA DI UN VOYEUR - parte 1 - Bologna Trasgressiva

VENEZIA-VIENNA, PRIGIONIERA DI UN VOYEUR - parte 1 - Bologna Trasgressiva

Guten Abend, liebe Schweine. Sono una pensionata di 65 anni, con due figli grandi autonomi, vedova e bilingue (evitiamo le battutacce, significa che parlo perfettamente italiano e tedesco), e non ho ancora appeso la fica al chiodo. Mi piace far sesso e, quando posso permettermelo, con ragazzi giovani dal cazzo duro e non uomini della mia età col cazzo mezzo moscio. Vengo al dunque. Ho una discreta pensione (merito del mio povero marito) ed ogni tanto trascorro qualche giorno a Vienna, dove sono nata.
Marzo 2018, ore 21:04, vagone letto scomp. 12, treno OBB NightJet Venezia-Vienna.
Il controllore ha bussato, ho aperto la porta scorrevole ed ha convalidato il biglietto augurandomi la buonanotte. Dopo 5-6 minuti, ho sentito ribussare ed ho aperto di nuovo pensando che fosse ancora lui, invece qualcuno mi ha spinta dentro con la forza, ha chiuso le tendine, il chiavistello e mi ha tappato la bocca con una mano.
- Non fiatare o ti ammazzo!
Magro, basso, giovane, portava un borsone a tracolla, indossava un passamontagna ed impugnava una pistola. Ero letteralmente terrorizzata.
- Adesso mollo la presa, ma se urli ti faccio fuori, ok?
- Mmmmmh... ok, ok.... co...cosa vuoi da me?
Lui mi ha osservato, lasciando scivolare lentamente lo sguardo su tutto il mio corpo. I suoi occhi sembravano quelli di un pazzo.
- Ha una prenotazione, signora? Temo che a quest'ora il bar non possa più servire alcolici...
- Infatti io... anzi no, desidererei molto una birra piccola...
Ho detto sorridendo e cercando di prendere tempo...
- Birraaa? Nooo, i nostri ospiti meritano molto di più di una semplice birra... Che ne dice di un po' di champagne?
Ho scosso la testa, poi, vedendo ancora i suoi occhi spalancati sulle mie cosce, ho fatto buon viso a cattivo gioco.
- Perchè no? Se lei è così gentile da andare al bar e portarmelo...
- Non serve, e poi gliel'ho detto che a quest'ora il bar non serve alcolici...
- E...e allora?
Dal suo borsone, ha tirato fuori una bottiglia di Dom Pèrignon, due calici di cristallo e si è tolto il passamontagna. Avrà avuto l'età del mio secondo figlio, 25-27 anni, biondo, dai tratti slavi, perfino bello. L'ha aperto, l'ha versato nei bicchieri e me ne ha offerto uno con gentilezza, però sempre tenendomi sotto tiro con la pistola, e, mentre io bevevo fingendo di essere calma, lui si è abbassato i pantaloni, le mutande, ed è rimasto seduto col cazzo di fuori.
Malgrado la situazione, ed ovviamente senza nessuna malizia, non ho potuto fare a meno di osservarlo con attenzione.

CONTINUA

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