GAIA... LA TROIA - parte prima - Fano (Pesaro) - Bologna Trasgressiva

GAIA... LA TROIA - parte prima - Fano (Pesaro) - Bologna Trasgressiva

GAIA... LA TROIA - parte prima - Fano (Pesaro)

Conoscevo Gaia da un sacco di tempo e da un sacco di tempo mi stava sui maroni. Era la classica figa che se la tira e pensa di avercela d'oro. Trattava i ragazzi come se fossero animali da esibire alla fiera degli stronzi. Di solito li sceglieva ricchi e bellocci, (più ricchi che bellocci), della serie non si sa se studiano, se lavorano o non fanno un cazzo dalla mattina alla sera. L’unica cosa che sai è che son ricchi.
Fuori corso all'università, figlio di operai, sfigato, io ero troppo al di sotto del suo target, quindi non venivo minimamente cagato.
Purtroppo abbiamo molti amici in comune e una sera eravamo nello stesso bar, il Bardàn, per l'aperitivo. Stavo aspettando Molly, un'amica che tutti chiamano Mollica perchè, pur di farsi scopare, si sarebbe travestita anche da briciola. Bruttina e un po' cicciotta, comunque si fotteva tutti maschi della compagnia perchè era una vacca insaziabile e la meglio pompinara della provincia di Pesaro! In più, era l'unica gnocca del paese che squirtava, e questo le aveva dato una certa notorietà.
Era in ritardo pazzesco e ormai pensavo che mi avesse dato buca... perfino lei!
Ero incazzato come una biscia e stavo per uscire dal locale, quando vedo la Gaia venirmi incontro, con quella sua aria da supergnocca e con due bicchieri di mojito. Mi son girato per controllare se ci fosse qualcun altro dietro di me, perché finora non mi aveva mai e ripeto mai cagato.
Lei si è fermata in piedi davanti al mio tavolino, ha esibito le sue tette da paura e ha appoggiato i bicchieri.
- Ciao, come mai tutto solo?
- Ciao, veramente sto aspettando un'amica... la Molly...
- Molly-Mollica? La conosco bene...
- Sì, proprio lei...
Ha sorriso scuotendo la testa e ha continuato a fissarmi con quello sguardo da superfiga come se volesse dire: "Hey stronzo, ti sei accorto o no che la qui presente ipergnocca ti ha degnato per un momento della sua attenzione?". Invece...
- Ok, l’aspetto insieme a te... scommettiamo che non viene?
Mi guardava come se mi stesse prendendo per il culo.
- Dài su, la verità è che è stata proprio lei a telefonarmi e a dirmi di scusarla con te... Deluso?
- Ma figurati...
Abbiamo trangugiato i due mojito tutti d'un fiato e ne abbiamo ordinati altri due. Ero così emozionato che mi è sfuggito un sorriso. La cosa che mi faceva incazzare di più era che, dopo averla odiata e aver parlato male di lei per anni, adesso ero contento come un ragazzino che fosse lì con me.

CONTINUA

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