• Pubblicata il
  • Autore: ALESSANDRO SAVOIA
  • Categoria: Racconti etero
CAPODANNO CON ESCORT – parte 4 - Borgaro Torinese (TO) - Bologna Trasgressiva
  • Pubblicata il
  • Autore: ALESSANDRO SAVOIA
  • Categoria: Racconti etero

CAPODANNO CON ESCORT – parte 4 - Borgaro Torinese (TO) - Bologna Trasgressiva

Dopo aver bevuto un'altra bottiglia in due, grazie al Cialis il mio piciu tornò ad essere un salsicciotto duro come il diamante. La spinsi di nuovo sul letto e strisciai tra le sue gambe infilandolo con forza nella sua fica larga e ancora gocciolante.
Forse era vero che non faceva sesso da un po', perchè quando iniziai a girare i fianchi, la sentii urlare.
Mi misi di nuovo in bocca una delle sue grosse tette flaccide e masticai il capezzolo. Sofia gemeva (?!) avvolgendomi con le braccia, le gambe e le cosce, tenendomi stretto mentre io martellavo la sua comoda vagina. Dopo 10 minuti, cominciò a venire (?!) di nuovo. Potevo sentirla rabbrividire e tremare mentre la sua intimità diventava sempre più unta e i suoi succhi scorrevano lungo il mio cazzo e sulle palle. Quando ha iniziato a contorcersi, mi sono bloccato dentro di lei, che si è inarcata e ha urlato ancora più forte di prima contraendo la sua ficona intorno all'uccello come una morsa. 
Non mi importava se fosse un orgasmo vero o falso, questo era tutto ciò di cui avevo bisogno. Sbattei il mio uccello bollente dentro di lei alla massima velocità e schizzai il mio latte caldo nella sua fica.
- Accidenti Ale, sei davvero diventato un uomo! Mi ricordi proprio il tuo povero pa...
- Lascia stare mio padre e non fare la ruffiana. Ho intenzione di fotterti almeno fino a domani notte. Come vedi, il mio piciu si riprende in fretta, perciò ho intenzione di scopare anche il tuo culone grasso e appetitoso.
Sofia fece una smorfia, si alzò dal letto con le ginocchia traballanti e portò il suo corpo pesante in bagno per scaricare la sborra e farsi un bide'. Era un po' incazzata e gridò:
- Hei, non mi stai mica pagando! Potresti almeno essere più gentile. Non sono la tua schiava! Posso anche andarmene...
- Esatto, puoi andartene quando vuoi. Sei venuta tu da me, ricordi? Questa è la mia casa e queste sono le mie regole. Puoi rivestirti, uscire e cercare di trovare un rifugio per senzatetto sotto la neve. Oppure puoi star zitta e, mentre sei ancora sveglia, andare in cucina a farmi un fottuto panino e portarmi una birra.
Lei ubbidì e spostò ondeggiando le sue tettone e il suo culone in cucina. Osservandola da dietro, pensai che, nonostante gli anni, era ancora una gran gnocca e capii che ero stato troppo stronzo con lei. Sentendo i primi petardi scoppiare in tutto il quartiere, compresi che era scoccata la mezzanotte. Allora la seguii, l'abbracciai da dietro strofinando il cazzo tra le sue chiappe, e stringendole il seno dissi:
- Scusami Sofia... e buon... buon anno!
FINE

Vota la storia:




Iscriviti alla Newsletter del Sexy Shop e ricevi subito il 15% di sconto sul tuo primo acquisto


Iscrivendoti alla newsletter acconsenti al trattamento dei dati personali come previsto dall'informativa sulla privacy. Per ulteriori informazioni, cliccando qui!

Non ci sono commenti

Per commentare registrati o effettua il login

Accedi
Registrati