• Pubblicata il
  • Autore: BARBAROSSA
  • Categoria: Racconti etero
  20 ANNI, VERGINE E... FIGLIA DI UN MIO AMICO! - Bologna Trasgressiva

20 ANNI, VERGINE E... FIGLIA DI UN MIO AMICO! - Bologna Trasgressiva

Era stata lei a insistere, mi ripetevo. Non avevo mai fatto niente per incoraggiarla. Avete presente quelle stupide cotte che le ragazze prendono per un uomo molto più grande di loro? Ecco, a questo pensavo mentre mie mani vecchie e fredde accarezzavano le sue giovani e calde cosciotte. Un brivido l'ha fatta tremare quando ho messo brutalmente la mano sulla sua figa rasata e già umida. L'ho baciata delicatamente sulle grandi labbra e, sollevando la testa, l'ho guardata negli occhi: ormai nulla poteva fermarci in quel momento. Mi sono seduto su di lei, facendola sentire piccola e indifesa, mentre la mia mano sinistra si insinuava delicatamente tra le labbra e scappucciava il clitoride e la destra giocava con le sue tettotte visibilmente eccitate. Alimentavo il suo piacere con grande cura, girando il suo viso verso lo specchio e facendole godere ogni secondo della scena . Ho sentito le gambe chiudersi quasi a proteggere la stretta e inesperta vagina. Il suo corpo giovane e pulsante era per me una tentazione morbosa e colpevole. Da secoli non scopavo con una ragazza di 20 anni, incredibilmente vergine e per di più figlia di un mio amico! Ero combattuto fra i rimorsi e l'uccello spaventosamente duro. Inutile dire chi ha avuto la meglio. Sono risalito facendole dei succhiotti sul collo, l'ho afferrata per le cosce divaricandole al massimo, ho infilato uno dei profilattici procurati da lei e l'ho penetrata lentamente. Un piccolo strappo e qualche goccia di sangue hanno ufficializzato l'evento. Nessun dolore particolare. Presto i suoi movimenti si sono fatti più agitati e i sospiri e i gemiti sempre più forti davano il ritmo ai miei colpi sempre più profondi. Le ho sollevato le gambe fino a farle appoggiare le caviglie sulle mie spalle, ruotando l'uccello e spingendolo fino alla cervice. Lo sentiva fino in fondo e i gemiti si sono trasformati in grida e spasmi di piacere. Mentre godeva, mi implorava di continuare a oltranza, ma io non sono riuscito a resistere e ho scaricato la maronaia grugnendo come un maiale. Poi l'ho abbracciata e l'ho baciata in bocca per almeno 5 minuti. Aveva il sapore di banana. Avete presente il sapore della saliva dei giovani? Secondo me sa di banana. Il suo telefonino ha squillato, spezzando la magia di quei momenti. Era suo padre (il mio amico) che le chiedeva a che ora sarebbe tornata. Mi sono vergognato come un cane...

Vota la storia:




Iscriviti alla Newsletter del Sexy Shop e ricevi subito il 15% di sconto sul tuo primo acquisto


Iscrivendoti alla newsletter acconsenti al trattamento dei dati personali come previsto dall'informativa sulla privacy. Per ulteriori informazioni, cliccando qui!

Non ci sono commenti

Per commentare registrati o effettua il login

Accedi
Registrati